Questo documento pone e risponde ad alcune domande iniziali sul Glossario del machine learning di Google.
Come faccio a proporre un nuovo termine?
Fai clic sul pulsante Invia feedback nella parte superiore o inferiore del glossario del machine learning. Poi, indicaci i termini mancanti.
Posso segnalare una definizione poco chiara?
Assolutamente sì! Fai clic sul pulsante Invia feedback e comunicacelo.
Mi invierai un\'email di risposta al mio feedback?
Purtroppo no, ma esaminiamo davvero tutti i feedback.
Chi scrive le definizioni?
Ogni definizione viene scritta e rivista da un team di Google composto da addetti alla scrittura tecnica, ricercatori e ingegneri del software.
Con quale frequenza aggiungi nuove definizioni?
Rilasciamo nuovi termini in batch tre o quattro volte all'anno. Inoltre, apportiamo spesso piccole modifiche alle definizioni esistenti.
Fornisci sottoglossari?
Sì, puoi filtrare il glossario scegliendo un argomento dal menu a discesa Glossario nella barra di navigazione in alto. Ad esempio, il sottoglossario Clustering si concentra sui termini pertinenti al clustering.
Qual è il pubblico di destinazione?
I termini "Concetti di base" (contrassegnati da un'icona 🐣) sono rivolti ai neofiti del machine learning. All'altro estremo, alcuni termini avanzati sono rivolti a professionisti del machine learning esperti.
Perché la mia organizzazione definisce i termini in modo diverso rispetto al tuo glossario?
Si tratta di un problema abbastanza comune in campi relativamente nuovi come il machine learning. Ci scusiamo e ti assicuriamo che la terminologia del machine learning probabilmente non sarà mai completamente standardizzata.
Perché alcune definizioni sembrano voci di enciclopedia?
Per alcuni termini è sufficiente una definizione di una sola frase, ma altri termini richiedono spiegazioni dettagliate, immagini, confronti, esempi, formule matematiche e così via.