Martedì 6 marzo 2012
I servizi di hosting web non a pagamento possono essere davvero validi. Molti di questi servizi hanno contribuito alla riduzione dei costi e delle barriere tecniche per i webmaster e continuano a consentire ai webmaster principianti di iniziare la loro avventura su Internet. D'altro canto, a volte questo abbassamento delle barriere (il cui scopo è incoraggiare il pubblico meno esperto di tecnologia) può attirare personaggi sospetti come gli spammer, che cercano metodi facili ed economici per configurare decine o centinaia di siti che aggiungono poco o nessun valore al Web. Nel caso dei siti generati automaticamente, la nostra posizione è sempre la stessa: se non conferiscono valore sufficiente, in genere li consideriamo spam e adottiamo gli opportuni provvedimenti per tutelare i nostri utenti dall'esposizione a tali siti nei nostri risultati di ricerca naturale.
Se un servizio di hosting non a pagamento inizia a esibire segnali di spam, facciamo del nostro meglio per adottare un approccio granulare e contrastare solo le pagine o i siti contenenti spam. Tuttavia, in alcuni casi, quando gli spammer abbiano praticamente acquisito il controllo del servizio di hosting web, o di una sua parte rilevante, potremmo dover adottare provvedimenti più drastici per proteggere gli utenti, rimuovendo l'intero servizio di hosting dai nostri risultati di ricerca. Per evitarlo, vogliamo aiutare i proprietari di servizi di hosting web condividendo alcuni suggerimenti potenzialmente utili per risparmiare risorse preziose come larghezza di banda e potenza di elaborazione e proteggere il loro servizio da questi spammer:
- Pubblicate norme chiare sui comportamenti illeciti e comunicatele agli utenti, ad esempio durante la procedura di registrazione. Questo contribuirà a chiarire cosa viene considerata un'attività di spam nell'ambito del vostro servizio.
- Nel modulo di registrazione potreste utilizzare CAPTCHA o strumenti di verifica simili per consentire l'invio di contenuti soltanto da persone e impedire agli script automatici di generare una serie di siti sul vostro servizio di hosting. Questi metodi non sono infallibili, ma possono contribuire a tenere lontani molti malintenzionati.
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Provate a monitorare il vostro servizio di hosting per rilevare altri indicatori di spam come reindirizzamenti, quantità elevate di blocchi di annunci, determinate parole chiave contenenti spam, ampie sezioni di codice JavaScript con caratteri di escape e così via. Se cercate una soluzione semplice ed economicamente efficiente, l'utilizzo della query con l'operatore
site:
o di Google Alert potrebbe fare al caso vostro. - Conservate documentazione delle registrazioni e provate a identificare schemi di spam tipici come data e ora di completamento del modulo, numero di richieste inviate dallo stesso intervallo di indirizzi IP, user agent utilizzati durante la registrazione, nomi utente o altri valori del modulo inviati in fase di registrazione e così via. Anche in questo caso le informazioni raccolte potrebbero non essere sempre decisive.
- Tenete d'occhio i file di log del server web per rilevare improvvisi picchi di traffico, in particolare se destinato a un sito appena creato, e tentate di identificare il motivo del maggiore consumo di larghezza di banda e potenza di elaborazione.
- Provate a monitorare il vostro servizio di hosting web per individuare eventuali pagine di phishing e infettate da malware. Ad esempio, potete utilizzare l'API Navigazione sicura di Google per testare regolarmente gli URL del vostro servizio o registrarvi per ricevere avvisi relativi al vostro Autonomous System Number (ASN).
- Valutate anche modi alternativi per verificare lo stato del servizio. Ad esempio, se gestite un servizio di hosting web polacco, quante probabilità ci sono che siano legittimi migliaia di nuovi siti in giapponese creati sul vostro servizio da un giorno all'altro? Esistono diversi strumenti che potrebbero esservi utili per il rilevamento della lingua dei nuovi siti, ad esempio le librerie di rilevamento della lingua o la versione 2 dell'API Google Translate.
Da ultimo, ma non meno importante, se gestite un servizio di hosting web, assicuratevi di monitorare i vostri servizi per rilevare picchi di attività improvvisi che potrebbero indicare un attacco di spam in corso.
Per ulteriori suggerimenti sulla gestione di un servizio di hosting di qualità, date un'occhiata al nostro post precedente. Infine, non dimenticate di registrare e verificare il vostro sito in Strumenti per i Webmaster di Google: in questo modo potremo contattarvi in caso di necessità o qualora rilevassimo problemi.